Esperienza Formazione Reiki in ospedale
Esperienza Formazione Reiki in ospedale
di Massimo Zabelli
Seminario di primo livello in un ospedale lombardo
Reiki: trattamento naturale di riequilibrio energetico
Nel trattamento del Reiki si usa come mezzo di contatto il corpo fisico dl ricevente per poter trasmettere, attraverso l’imposizione delle mani, l’energia universale. L’azione del Reiki non si limita al piano fisico, ma pervade tutta la sfera di cui l’essere umano è composto: corpo fisico, emozioni e mente/spirito. Il corpo, la mente e lo spirito sono un’unica entità che l’uomo oggi vive come se fossero aspetti separati. Il Reiki agisce contemporaneamente su questi tre aspetti, pertanto è da considerarsi a tutti gli effetti un metodo olistico (ovvero che lavora sulla totalità dell’essere). Ci aiuta a ristabilire l’ordine originario che è venuto meno andando a risvegliare la capacità di auto-guarigione del nostro corpo. È da qualche anno che la pratica sta entrando nelle strutture sanitarie come supporto alla medicina tradizionale.
Ad esempio, presso l’ospedale Le Molinette di Torino, il Cardinal Massaia di Asti, la Fondazione Pascale di Napoli e il San Carlo Borromeo di Milano, vengono messe in atto sperimentazioni sui pazienti e formazione al personale sanitario.
La mia esperienza come docente presso una struttura sanitaria, avvenuta in Lombardia, è stata positiva. Nella sala di pratica dell’ospedale si respirava fin da subito un’atmosfera positiva, i fisioterapisti che partecipavano erano ben predisposti a questa nuova esperienza. Sia le ore dedicate alla pratica che quelle dedicate alla teoria sono passate in modo sereno. L’impegno e la serietà con cui i futuri operatori hanno affrontato queste ore di formazione hanno riempito il mio cuore. Il seminario è stato strutturato dando più spazio alla pratica, senza tuttavia tralasciare la
parte teorica (indispensabile per una formazione completa). Il metodo è quello tradizionale giapponese, trasmesso dall’AIRE (Associazione Italiana Reiki) di cui faccio parte come direttore didattico per la mia provincia. La parte teorica comprende, oltre la storia delle origini, lo studio filosofico dei cinque precetti, ovvero le cinque regole che ci consentono di vivere al meglio la nostra vita e nello stesso tempo ci proiettano nella spiritualità. La parte pratica prevede, oltre ai katà delle posizioni per l’auto-trattamento e il trattamento ad altri, le tecniche di respirazione e
meditazione- le quali sono la base del percorso (come accade in tutte le discipline olistiche). In aggiunta, sono state affrontate anche le tecniche di pulizia energetica e ricarica per consentire un maggior equilibrio per l’operatore. Questo seminario era rivolto ai fisioterapisti, in quanto è stato da loro specificamente richiesto. Lavorando a contatto con i pazienti, il reiki è un valore aggiunto alla loro pratica lavorativa, in quanto oltre al fisico si tocca l’aspetto emozionale/mentale, dando così un beneficio completo. Si è sperimentato, per quanto riguarda i katà, il lavoro alla giapponese, cioè praticando per terra sui relativi tappetini; poi si è passati al lavoro sul lettino tradizionale, più comodo per l’operatore.
Per me è stata un’esperienza molto positiva, ho raccolto molta attenzione e impegno da parte dei partecipanti. Ho avuto ottime sensazioni e a livello professionale è stato molto appagante vivere queste ore in armonia. Ringrazio tutti i miei “maestri” che mi hanno dato la possibilità di diffondere questa pratica.
Massimo Zambelli
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