Seminario condotto da Mara Giunta, responsabile didattica per la regione Liguria.
Proseguire la propria formazione con il Secondo Livello, è una scelta importante.
Significa che con il Primo Livello hai “assaggiato” la connessione con la Fonte e ti sei riconosciuto, hai ritrovato una parte che in qualche modo ti mancava, ma non sapevi cosa fosse. Ora hai deciso di fare sul serio, di crescere e camminare, di andare avanti, di stimolare la tua memoria ancestrale, cellulare, per ricominciare a vivere con l’Energia al tuo fianco, anzi, meglio, insieme a Lei. Perché con gli insegnamenti di Secondo Livello ti viene richiesta responsabilità e impegno, serietà e dedizione, e anche un po’ di coraggio nel cambiamento, nel lasciare andare ciò che non solo non ti serve più, ma ti appesantisce e ti logora.
Quando si parla di Secondo Livello si pensa immediatamente ai simboli, preziosi mediatori che Usui ha creato per permetterci di imparare a distinguere “i diversi colori dell’arcobaleno”. Insieme impareremo a conoscerli, a tracciarli, li useremo insieme per farli nostri amici ed imparare quando e come usarli, su di noi e sugli altri.
Con il Secondo Livello si accentuano ulteriormente i mutamenti di vita, di comportamento e, a livello fisiologico, lo scarico di tossine cominciato con il Primo Livello, dando alla persona che lo riceve capacità terapeutiche considerevolmente aumentate.
Questo processo di profondo mutamento interiore ed esteriore è una vera e propria purificazione di tutto l’organismo, e l’energia che il praticante riesce a trasmettere agli altri non solo risulta più “pulita”, ma è anche più potente ed efficace rispetto alla precedente.
Inoltre con l’apprendimento dei Simboli i progressi ottenuti sul piano vibrazionale sono enormi, toccando tutti i corpi dell’organismo umano, visibili ed invisibili.
Perché non il solito fine settimana?
Il Secondo Livello racchiude il cuore della spiritualità e del metodo Reiki.
Dopo quasi vent’anni d’insegnamento, l’esperienza mi ha portato a suddividere i contenuti in più giorni, per permettere agli studenti di affrontare il tutto un poco per volta, di sperimentare ciò che nell’incontro è stato spiegato e successivamente narrare la propria esperienza, fare domande, rivedere la tecnica, portare in gruppo i propri dubbi o le proprie esperienze per condividere e risolvere.
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