La Storia del Reiki
Quella che trovate qui di seguito è la storia di Reiki e di Usui così come è stata tramandata in occidente dalla Takata. Come è poi stato dimostrato non è la vera storia, anche se ancora oggi quasi tutti i libri e i Master di Reiki la riportano così.
Qualcuno sicuramente si chiederà il perchè di questo comportamento da parte della Takata e di tutti coloro che la diffondono ancora oggi in questa versione. Per questo, vorrei farvi fare un salto nel passato ed esattamente nel periodo in cui Reiki è arrivato in occidente grazie alla signora Takata. Vi dico solamente che era il periodo della seconda guerra mondiale, dopo che i giapponesi avevano attaccato gli Stati Uniti, ed essendo la Takata di origine giapponese, anche se era nata e vissuta sempre alle Hawai, possiamo ben capire perchè avesse apportato delle modifiche alla storia originale. Sicuramente in quel periodo i giapponesi americani erano visti come dei nemici, e di conseguenza come persone poco affidabili. Pertanto la Takata apportò delle modifiche necessarie affinchè la storia e le origini di Reiki rispecchiassero più da vicino la cultura, anche religiosa, occidentale. Di questo ringrazio sentitamente la Takata, perchè se non avesse fatto così molto probabilmente Reiki non avrebbe avuto in occidente la diffusione che ha tutt’oggi.
Vi consiglio comunque di leggerla e viverla come vera, così come molti l’hanno fatto prima di voi.
Discendenza occidentale: Mikao Usui – Dott. K. Hayashi – H. Takata – P. Furumato
L’antica Arte del Reiki creata all’inizio del XX secolo dal dott. Mikao Usui. La leggenda del dott. Usui alla ricerca di questa conoscenza fu raccontata dalla grande Maestra Hawayo Takata (1900 – 1980) nel seguente modo.
Mikao Usui era insegnante in una scuola cristiana di preti a Kyoto in Giappone. Alcuni dei suoi allievi gli posero un giorno la domanda perchè mai non fosse stata fatta alcuna precisazione sui metodi di guarigione, con i quali Gesù Cristo aveva compiuto le sue guarigioni e gli chiesero in particolar modo se egli fosse stato in grado di mostrare loro una simile guarigione. Non essendo in grado di dare una risposta adeguata, pensò di abbandonare la sua scuola e di recarsi in un paese cristiano per avere la possibilità di studiare da vicino il cristianesimo e trovare così una risposta adeguata alla domanda dei suoi allievi.
Si recò dapprima in America, dove studiò all’università di Chicago conseguendo il dottorato in teologia. Tuttavia egli non fu in grado di trovare una risposta soddisfacente nè nelle scritture cristiane e neppure in quelle cinesi, che egli ugualmente trattava, e quindi decise di proseguire la sua ricerca. Si recò nel nord dell’India e studiò in questa terra, i testi sacri. Il dott. Usui oltre al giapponese, all’inglese e al cinese conosceva anche l’antico sanscrito indiano.
Tornato in Giappone scoprì un giorno nelle Sutre Buddhi, scritte oltre 2500 anni prima in sanscrito, alcune formule e alcuni simboli, che contenevano chiaramente la risposta alla sua domanda. Il dott. Usui ne parlò al superiore del suo Chiostro a Kyoto, in cui egli viveva allora, e la mattina successiva si mise in cammino per raggiungere la sacra montagna Kuriyama, distante dal monastero 27 km. Egli aveva in cuore di meditare per 21 giorni nella solitudine della montagna, digiunando, sperando in questo modo di poter stabilire un contatto con il livello dei simboli ed esaminare così il loro contenuto di veridicità.
Egli mise davanti a sè 21 piccoli sassolini, sottraendone uno al giorno. Questo gli sarebbe servito da calendario. Durante questo periodo non successe niente di inconsueto. L’ultimo giorno, quando cominciò ad albeggiare, ma l’oscurità ammantava ancora ogni cosa, vide una luce improvvisa muoversi rapidamente su di lui. Essa cominciò a crescere, e crebbe, crebbe, fino a colpirlo al centro della fronte. Pensò di morire, poi vide milioni di piccole bollicine di tutti i colori dell’arcobaleno, che riflettevano particolarmente il colore blu, lavanda e rosa. Infine gli apparve una luce bianca. Egli vide davanti a sè le lettere famigliari del sanscrito in oro lucente e allora disse “Sì, mi ricordo”.
Era questa la rinascita del Reiki secondo il sistema Usui.
Quando egli ritornò lentamente in sè, il sole era già alto nel cielo. Si sentiva pieno di energia e di forza e cominciò a scendere dalla montagna sacra. Nella sua fretta egli si ferì all’alluce, ma istintivamente egli vi appoggiò sopra la sua mano e il sangue cessò di sgorgare ed il dolore passò. Era veramente il primo miracolo di Reiki.
Dato che egli era affamato, si recò in una locanda ed ordinò una grandiosa colazione giapponese. L’oste lo mise in guardia dal consumare un simile pasto, dopo aver digiunato tanto tempo, perchè certamente avrebbe avuto conseguenze negative. Egli consumò tutto il cibo ordinato senza accusare il minimo disturbo. Questo fu considerato come il secondo miracolo.
La nipotina dell’oste da giorni soffriva di un forte dolore ai denti e il dott. Usui pose le sue mani su quel visino tumefatto e la ragazzina si sentì spontaneamente bene, corse dal nonno e gli disse:”Non è un monaco come tutti gli altri”: Questo era il terzo miracolo.
Il dott. Usui ritornò dapprima nel suo monastero e poi decise di recarsi dopo alcuni giorni, nel quartiere dei mendicanti di Kyoto, per poter aiutare questa povera gente, guarendoli ed offrendo loro una vita migliore. Rimase all’incirca sette anni in questi bassifondi e trattò molti malati. Un giorno vedendo in quel quartiere sempre gli stessi visi e chiedendo loro perchè non cercassero un lavoro e vivessero diversamente, questi risposero che al lavoro preferivano mendicare.
Il dott. Usui fu profondamente scosso da queste parole, e pianse sul loro significato e riconobbe che egli aveva dimenticato qualche cosa di molto importante: non aveva insegnato loro la riconoscenza. Nei giorni che succedettero egli fissò i principi di vita del Reiki:
Per oggi
non ti preoccupare.
non ti arrabbiare.
Sii pieno di gratitudine.
Svolgi il tuo lavoro con dedizione.
Sii gentile con le persone.
Poco tempo dopo abbandonò il quartiere dei mendicanti e ritornò a Kyoto, dove accese un’enorme fiaccola. A chi gli domandava il significato di questa fiaccola, egli rispondeva di essere alla ricerca di uomini che volessero vedere la vera luce, che fossero malati ed oppressi e che desiderassero arrivare alla guarigione. Si aprì quindi un nuovo capitolo della sua esistenza, in cui egli viaggiò molto per insegnare il Reiki.
Il dott. Usui è sepolto a Tokio, in un tempio Buddista del Jodo Shu. La storia della sua vita si trova incisa sulla pietra della sua tomba. Si dice che lo stesso imperatore del Giappone abbia reso omaggio alle sue spoglie.
Il suo successore fu uno dei suoi più stretti collaboratori: il dott. Cijiro Hayashi, che diventò il secondo grande Maestro del Reiki, nella linea della tradizione. Egli gestì fino a circa il 1940 una clinica privata di Reiki a Tokio, in cui furono trattati anche casi straordinariamente difficoltosi. Fu così che il Reiki, per casi particolarmente difficoltosi diventò il trattamento d’elezione “per 24 ore su 24”. Sovente un solo paziente fu trattato contemporaneamente da diversi specialisti in Reiki.
Al dott. Hayashi successe Hawyo Takata. era nata nel 1900 alle Hawai da genitori giapponesi e aveva la cittadinanza americana. Quando essa fu condotta al Reiki, era una vedova con due bambine piccole, era allo stremo delle forze fisiche e psichiche. Soffriva di un gran numero di malattie gravi, quando nel suo intimo sentì una voce che le consigliava di recarsi in Giappone e di cercare là la sua guarigione.
Giunta in Giappone, volle sottoporsi ad un’operazione. Era già stesa sul tavolo operatorio, quando udì la stessa voce dirle che l’operazione non era necessaria.
Chiese al suo medico se esistevano altri metodi di guarigione e fu così ricoverata nella clinica di Reiki del dott. Hayashi. Da quel giorno fu trattata quotidianamente da due esperti, che praticavano il Reiki. Dopo alcuni mesi la sua salute era nuovamente ristabilita.
Hawayo Takata diventò allieva di Hayashi e restò presso di lui per un anno, prima di far ritorno alle Hawai con le proprie figliolette. Nel corso di una visita del dott. Hayashi alle Hawai ella diventò maestra di Reiki, e quando, nel 1941 il dott. Hayashi morì ella gli succedette come Grande Maestra del Reiki. Morì l’11 dicembre 1980 lasciando negli Stati Uniti e nel Canada 22 altri Master di Reiki.
Da quel momento il Reiki si è espanso e diffuso a macchia d’olio in tutti i continenti, ovunque ora ci sono validi Master di Reiki e altrettanto validi operatori. Un grosso grazie va al dott. Usui e a tutti quelli che dopo di lui hanno contribuito alla diffusione di questa tecnica terapeutica, e non solo, ma, anche un modo per riavvicinarsi alla divinità che è in noi, alla nostra missione spirituale e soprattutto all’Amore per sè e per tutte le creature dell’universo in sintonia con i più importanti principi Divini.
LA VERA STORIA DI USUI E DI REIKI
Finalmente la verità sulla figura storica del Maestro Usui
Il Dott. Usui nacque nel primo anno del periodo Keio, chiamato Keio Gunnen, il 15 Agosto 1865. Il suo primo nome era Mikao e il secondo viene pronunciato sia Gyoho che Kyoho. Egli nacque nel villaggio di Yago nel distretto Yamagata nella prefettura di Gifu. Il nome del suo antenato è Tsunetane Chiba. Il nome di suo padre era Uzaemon. Il cognome di sua madre era Kaweai. Da quanto si sa, egli era uno studente dotato e molto zelante. Da adulto viaggiò in molti Paesi occidentali e in Cina per studiare; lavorò duramente, ma a un certo punto incappò in una qualche sfortuna. Ciò nonostante non si arrese e addestrò se stesso molto intensamente.
Un giorno si recò sul Monte Kurama per un ritiro di 21 giorni in cui digiunò e meditò. Al termine di questo periodo egli sentì improvvisamente la grande energia di Reiki sulla sommità della propria testa, il che lo condusse al sistema di guarigione Reiki. Inizialmente egli usò Reiki su se stesso, quindi lo provò sui propri famigliari. Poichè funzionava bene per diversi disturbi, egli decise di condividere questa conoscenza con un pubblico più ampio. Aprì una clinica ad Harajuku, a Ojama, Tekyo nell’aprile dell’undicesimo anno del periodo Taisho (1922). Non solo trattò innumerevoli pazienti, molti dei quali giungevano da molto lontano, ma tenne anche seminari con i quali diffuse il suo sapere.
Nel settembre del dodicesimo anno del periodo Taisho (1923), il devastante terremoto Kanto sconvolse Tokyo. Migliaia di persone rimasero uccise, ferite o si ammalarono per le sue conseguenze. Il dott. Usui pianse per la sua gente, ma portò anche Reiki nella città devastata e ne utilizzò il potere di guarigione per le vittime sopravvissute. La sua clinica divenne ben presto troppo piccola per gestire il flusso di pazienti, perciò nel febbraio del quattordicesimo anno del periodo Taisho (1925), egli ne costruì una nuova fuori Tokyo, a Nakano.
La sua fama si diffuse rapidamente in tutto il Giappone, e allo stesso modo si moltiplicarono gli inviti a recarsi in luoghi lontani e curare a distanza molti disturbi. Una volta andò a Kure, un’altra nella prefettura di Hiroshima, quindi in quelle di Saga e Fukujama. Fu durante il suo soggiorno a Fukujama che venne colpito da un attacco fatale il 9 Marzo del quindicesimo anno del periodo Taisho (1926). Aveva 62 anni.
Il dott. Usui era una persona molto calda, semplice e umile. Godeva di una buona salute fisica e era ben proporzionato. Non si metteva mai in mostra e sul suo volto c’era sempre un sorriso, inoltre fu sempre coraggioso di fronte alle avversità. Al tempo stesso egli era una persona molto prudente. I suoi talenti erano numerosi. Gli piaceva leggere e le sue conoscenze della medicina, della psicologia, della mantica e della teologia di religioni di tutto il mondo erano vaste. La sua abitudine, lunga quanto la sua vita, allo studio e alla raccolta di informazioni lo aiutò a pavimentare il sentiero verso la percezione e la comprensione di Reiki.
Come potete aver capito, Usui non era un monaco cristiano e tantomeno un monaco buddista. Era semplicemente una persona normale, buddista praticante, della scuola Buddista della “Terra Pura” (Jodo-Shu). Molti in occidente associano Usui al Buddismo Tendai o allo Zen, ma queste sono informazioni completamente sbagliate. Sono certo di questo in quanto ho ricevuto personalmente queste informazioni dal Monaco Buddista e Maestro Reiki Rev. Hyakuten Inamoto della Komyo Reiki Kai.
Le spoglie di Usui si trovano sepolte in un tempio della Terra Pura, scuola di cui fa parte anche Hyakuten Inamoto.
Molte leggende ed inesattezze sono state tramandate sul Maestro Usui, molti associano Reiki al buddismo o al buddismo tibetano, dicendo che sue radici affondano in queste discipline, sono stati scritti libri interi pieni di congetture ed analogie, che hanno contribuito a creare solamente confusione, in quanto le cose sono stanno così.
E’, come sempre, tutto molto più semplice, Reiki è nato con l’Illuminazione di Usui, il quale, come tutti i maestri illuminati hanno portato all’umanità intera uno strumento di illuminazione.
Pertanto il Reiki è una disciplina giapponese di nascita, ideata e creata dal Maestro Usui, non ha radici in nessun’altra disciplina.
Usui Sensei è sepolto in un tempio del Buddismo della Terra Pura, il suo nome post mortem (Usanza buddista) è Reizaninshuyotenshinkoji.
Reikizan-in = Tempio sacro sulla montagna
Shuyo = Eccellenza – Onore
Tenshin = Mente del Cielo – Mente Divina
Koji = Uomo buddista (maschio)
Dopo la morte di Usui la scuola che aveva fondato la Usui Reiki Ryoho Gakkai si chiuse al mondo, rimanendo una scuola per pochi eletti, così come nelle tradizione ereditata dall’antica cultura legata elle casta dei Smurai. Dove le conoscenze marziali, magiche e di qualsiasi altra natura andavano tenute segrete all’interno delle varie famiglie, se non fosse stato per Hayashi il Reiki non sarrebbe giunto a noi. Tale scuola esiste ancora oggi, ed ha 6 insegnanti e 500 allievi in tutto il Giappone. Portano avanti gli insegnamenti di Usui ma, la loro opera e ristretta a solo persone bisognose di cure, infatti si dedicano alla propria evoluzione spirituale ed ad trattare ed assistere con dedizione poche persone.
Usui da buon Maestro Illuminato sapeva bene che le cose nella Gakkai sarebbero andate in questo modo per questo chiese ad Hayashi, il suo allievo più dotato di uscire e aprire una sua scuola. Hayashi la aprì a Tokyo. Nel 1938 giunse a lui la signora Takata che gravemente malata fu curata in soli due mesi. Anche Hayashi formo diversi insegnati tra cui una certa signora Iamaguchi. La signora Takata dopo un anno di permanenza nella scuola di Hayashi tornò a casa sua alle Hawai. Dopo circa un anno avendo ella stessa iniziato ad aiutare molte persone con Reiki, queste manifestarono l’interesse di apprende il Reiki. A questo punto la Takata si accordò con Hayashi il quale si recò alle Hawai per iniziare queste persone. Fu in quest’incontro che diede alla Takata le conoscenze per poter ella stessa insegnare il Reiki.
Tornato in giappone il dottor Hayashi fu richiamato alle armi essendo un ufficiale medico riservista della Marina Imperiale Giapponese. Il Giappone aveva appena deciso di entrare in guerra contro gli Stati Uniti. Ma tutto questo era contro i suoi principi morali e spirituali pertanto pur di non partecipare ad una guerra offensiva, decise di non partire, ma questo, avrebbe comportato un’accusa di diserzione con relativa pena della fucilazione. Sarebbe stato disonorato lui e la sua famiglia per questo decise di mettere in pratica l’antica modalità dei Samurai per salvare il suo onore e quello della sua famiglia. Nel 1940 decise di fare Sepoku attraverso Hara Kiri l’antica forma di suicidio dei Samurai. Questo dimostra che Usui aveva ben scelto il suo vero successore, in quanto solamente una persona dotata di grande levatura spirituale avrebbe fatto una scelta così coraggiosa e di insegnamento.
La Takata alle Hawai si auto elesse gran maestra e si invento la storia di cui sopra andando anche a modificare gran parte degli insegnamenti tradizionali. Fortunatamente grazie alla signora Iamaguchi allieva di Hayashi il Reiki tradizionale ha continuato a vivere e grazie al monaco buddhista e maestro Reiki Hyakuten Inamoto è giunto a noi.
Un altro lignaggio tradizionale è quello che fa a capo del Maestro Hiroshi Doi, membro della Gakkai e già master reiki del metodo occidentale, dal 1999 ha iniziato a portare in occidente gli insegnamenti originali del Reiki.
Discendenza giapponese (Hyakuten Inamoto)
Mikao Usui – Hayashi – Yamaguchi – Inamoto – Gianluigi Costa
Discendenza giapponese (Hiroshi Doi)
Mikao Usui – Kanichi Taketomi – Kimiko Koyama – Hiroshi Doi – Gianluigi Costa